
I MIEI LAVORI DI TESI
Di seguito sono riassunti i lavori che ho presentato alla Laurea Triennale e alla Laurea Magistrale dell'Accademia Albertina di Torino.
Laurea Triennale
Dall'Immaginazione alla realtà, le Venti Giornate di Torino e i social network

Elaborazione da dicembre 2016 a Marzo 2019
La prima volta in cui ho sentito parlare delle Venti Giornate di Torino era dicembre, poco prima di natale, nel 2016.
Giovanni Arduino mi aveva raccontato di essere venuto a conoscenza da poco di questo incredibile romanzo distopico, scritto negli anni ’70 e ambientato a Torino.
Iniziai a informarmi e a recuperare
la vecchia edizione.
Ne fui folgorato.
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Nel 1977 Giorgio De Maria, scrittore
torinese, pubblicò Le Venti Giornate
di Torino.
Un romanzo che per lungo tempo
rimase di nicchia ma che non venne
mai dimenticato.
Definito come “l’unico, autentico,
romanzo maledetto italiano”, “un
capolavoro nascosto”, “un classico del
macabro” ma soprattutto “un libro
che predice la solitudine, la
crudeltà e il voyerismo della società
contemporanea con decenni
di anticipo”.
Ed è proprio qui che verte la mia ricerca, il genio di De Maria creò la Biblioteca, un luogo in cui le persone possono portare i propri scritti (che riguardano qualunque argomento, anche e soprattutto, quelli più intimi) e leggere quelli degli altri.
Riflessioni, critiche e pensieri personali lasciati liberi di essere letti da chiunque creando così una rete di persone che si spiano a vicenda.
Proprio come nei social di oggi.
«La Biblioteca si presentava come un’opera buona, nata apposta per indurre gli uomini
ad aprirsi l’un l’altro. Gli ideatori erano poco più che ragazzi. […] Hai scritto
un diario? Hai dei problemi irrisolti? Qualcuno lo leggerà e si interesserà a te.
Entrerete in comunione, diventerete amici».
La somiglianza di certe situazioni descritte nel libro a quelle che si creano oggi in determinate circostanze come conseguenza dei social network hanno dell’incredibile e l’ambientazione in una Torino che non ho avuto modo di vivere non ha posto nessun limite al fascino che questo racconto ha avuto su di me.
Attraverso una serie di analisi e riflessioni costruite grazie a letture, oltre il romanzo, di testi pro e contro ho tentato di mostrare il significato e l’importanza che i social hanno assunto nella nostra società e soprattutto nella mia generazione.
A.A. 2017/2018 - Relatore Andrea Balzola

Con Giovanni Arduino, traduttore e consulente editoriale, nel dicembre 2016.
Laurea Magistrale
La scrittura creativa come forma d’arte, una produzione narrativa ad ispirazione per un'opera di videoart

Elaborazione da novembre 2019 a marzo 2021
"I want my book to teach me how to see the world differently. I want to ask me vital questions, questions I never dreamed or asking. A novel is a great excuse to investigate things one knows to little about."
"Voglio che il mio libro mi insegni a vedere il mondo in modo diverso. Voglio pormi domande vitali, domande che non ho mai fatto o sognato. Un romanzo è un ottima scusa per indagare su cose che si conoscono poco."
Rikki Ducornet in Wonderbook: The Illustrated Guide to Creating Imaginative Fiction
Il processo di creazione della tesi La scrittura creativa come forma d’arte, una produzione narrativa ad ispirazione per un opera di video art è stato molto lungo. È iniziato circa nel novembre 2019 con letture e lunghe riflessioni su come impostare il lavoro per ottenere il risultato più efficace evitando di cadere nel banale.
Il racconto è nato nel corso del 2020. Iniziato prima dell’emergenza sanitaria si è poi rivelato uno dei miei principali e più piacevoli compiti durante quel periodo. Le preoccupazioni di quei mesi hanno permesso di entrare completamente nel mondo di Elsie e Matteo.
Per chiarire ulteriormente in quale modo ho tentato di creare una tesi basata sulla Scrittura Creativa (soprattutto per dar risalto alla parte creativa) ho spiegato le origini nel secondo capitolo.
Infine, arrivato a metà del lavoro, sono passato all’adattamento del racconto a un opera di video art. Scrivendo lo script di Follow e girando le scene nell’autunno e inverno successivo.
Partendo dalla profonda conoscenza delle problematiche dei social, analizzate nella mia tesi triennale Dall’immaginazione alla realtà, le Venti Giornate di Torino e i social network, ho tentato di unire la creatività a argomenti delicati, come ad esempio le amicizie virtuali o le possibilità infinite di raccontare verità fasulle che internet ci offre.
Tutto nell’ottica di voler approfondire ulteriormente questi temi cercando di portare alla luce, in modo originale, le possibilità e i limiti derivati dalla frequentazione delle reti social virtuali.
A.A 2019/2020
Relatore Argia Coppola
Correlatore Gabriele Romeo