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𝔻𝕚𝕫𝕚𝕠𝕟𝕒𝕣𝕚𝕠 𝕕𝕖𝕚 𝔹𝕣𝕒𝕟𝕫𝕚𝕟𝕚



© Hotpot Ai



 𝑆𝜌𝑟𝜄𝜋𝜏 𝐷𝜇𝜌𝑙𝜀𝜘 𝜌𝜎𝜀𝜏𝜄𝑐𝛼 #2



La consegna

Il Dizionario del Diavolo è un irriverente e cinico vocabolario scritto da Ambrose Bierce sul finire del diciannovesimo secolo.

All'interno si trova un elenco di parole in ordine alfabetico con una descrizione differente da quella che troviamo nei normali dizionari.

Il vostro compito con questo 𝑆𝜌𝑟𝜄𝜋𝜏 consiste nel scegliere tre parole e descriverle in maniera ironica e satirica.




Stefano (@Stefano Andreotti)


AMORE ( s.m. )


Temporanea alterazione psicologica, spesso dovuta a problemi digestivi, che provoca una distorsione nell’ordinaria percezione del reale, un’innaturale empatia verso un altro essere vivente ed un repentino aumento del desiderio sessuale.

Nei casi più gravi può causare ipersensibilità anche in soggetti dotati di normale propensione all’egoismo e, se persistente nel tempo, dare luogo ad uno stravagante bisogno di coabitazione e all’ansia di formare una famiglia.



CARCERE ( s.m. )


Complesso di monolocali arredati spartanamente in cui sono ospitati, a titolo gratuito, per un tempo variabile ed in via forzosa, coloro che, a ragione o a torto, sono stati giudicati colpevoli di aver compiuto una o più azioni tipiche della naturale propensione al male dell’essere umano.



RISSA ( s.f. )


Modo semplice, caro a Mahatma Gandhi ed a Martin Luther King, per far prevalere in modo originale un punto di vista o prassi per definire, attraverso la corporeità, una controversia tra più persone.

Quasi sempre di breve durata se caratterizzata dall’uso di armi.




Greta (@gretaabrunoo)



Tinta per capelli ( s. f. )


Mezzo utilizzato dopo una rottura o periodo buio per "cambiare vita"


Figlio  ( s. m. )


Prodotto genetico di due persone. Viene creato solitamente a fini egoistici per salvare una relazione


Indistruttibile ( agg. )


Come mi sento dopo 3 Jack Daniel's.




Elena (@elena_carta98)



Genitòre ( s.m. )


Aguzzino dalla spiccata illusione di continuità specista, se affiancato da altri simili diventano tramandatori e creatori di traumi irrisolti.


Studènte ( s.m. )


Autocarnefice dal rimo di vita latente, la cui laurea non vale niente se paragonata a chi ha le conoscenze.

Vìpera ( s.f. )


Appellativo per colei che, nel giusto della narrazione degli eventi, leva il velo di maya da una situazione menzoniera. Solitamente l’accusante (uomo, etero, cis, dai tratti border col fetish per le ex) ha il dente avvelenato e vede il suo viscido riflesso negli occhi dell’accusato.




Igor (@gribyslab)



Manipolatóre ( s. m. ) [der. di manipolare]


Insulto usato all'occorrenza da chi non riesce a far schiava un'altra persona.


Funerale ( s. m. )


Party organizzato dagli esseri umani una volta raggiunti i trent'anni d'età.



Oggettivo ( agg. )


Parola abusata da coloro che solitamente vengono additati come manipolatori.




Efed (@the_efed)


GIROPIZZA


Suicidio legalizzato per organismi golosi consistente in assunzione incontrollata di carboidrati, proteine e grassi fino alla chiusura del locale o delle arterie.


CROSTA TERRESTRE ( s.f. )


Abbondante bordo di una pizza celestiale sprecata dagli dei e accumulatasi negli anni in un pianeta discarica denominato terra


SELCIATO ( agg. e s. m. )


Piccolo serbatoio di latta, sporco di liquidi americani, manomesso, ripiegato, strizzato ed infine mostrato con orgoglio.


MINORCA


Piccolissimo mammifero marino di color panda e accento catalano.


FANTASIA ( s. f. )


Malattia mentale strettamente legata al consumo patologico di aranciata


CAZZO ( s. m. )


(gergale) casa con molti animali


ENTUSIASMO ( s. m. ) Momento di cecità mentale in cui l'individuo si espone al rischio di fracassarsi il naso contro un palo.


OTTENERE ( v. tr. ) Realizzare qualcosa nella vita con l'aiuto della mafia


BAR ( s. m. )


Locali di modesta entitá in cui le menti più brillanti del pianeta si riuniscono per tenere corsi di tuttologia.


DIO ( s. m. ) Dicesi di parte dell'io, derivante dall'io, ma da cui l'io stesso ritiene di esser stato creato. Talvolta identificabile come la madre media del sud italia con la sua tipica aff ermazione: "come t'ho fatto ti distruggo!"




Jolanda (@jukeboxscienza) 


Amore ( s.m. )


1. Sentimento provato nei confronti di qualcuno o qualcosa che indebolisce e rimbambisce chi lo prova, portando a mettere in atto comportamenti imbarazzanti o autolesionisti. Per estensione: ci andrò per a. tuo: un esempio di illogica abnegazione per la persona amata; vanno d’a. e d’accordo: la persona che ama è abbastanza istupidita da non litigare mai con la persona che ama; l’a. che dobbiamo ai nostri simili, la generosità e carità che dovremmo provare nei confronti degli altri esseri umani secondo la dottrina cattolica; a. filiale: devozione a cui è obbligata la prole con la motivazione che la famiglia è la famiglia. 2. Affezione eccessiva. Per estensione: a. proprio: sinonimo edulcorato di egoismo. 3. Rapporto sessuale. Patire il mal d’a., ardere d’a., languir d’a., tormenti d’a., pene d’a., essere in astinenza. 4. Persona o cosa oggetto dell’a. Esempio: denaro, a. mio!


Fortuna ( s.f. )


1. Propriam., nome di una figura mitologica inventata dagli antichi Romani che distribuiva a ognuno quantità differenti di jella senza apparenti ragioni. La f. è cieca; essere perseguitato dalla f. Locuzioni: affidarsi alla f.: agire a capocchia; che la f. t’assista: augurio che ti vada a schiantare. 2. a. In senso più astratto, una scusa utilizzata per non prendersi la responsabilità delle proprie scelte o non ammettere che altri potrebbero essere migliori di noi in qualcosa, come in: è questione di f. Più comunemente, con accezione positiva: colpo di f., miracolo; essere la f. di qualcuno, portaf., detto di persona ricca e generosa con gli amici; ha una f. sfacciata, imbroglione al gioco. 2. b. Qualcosa che tutti vorrebbero avere, come i soldi: ha ereditato una bella f


Lavoro ( s.m. )


1. Fatica, inutile dispendio di energia, per esempio in: l. muscolare, esito di un movimento superfluo, soprattutto se effettuato in palestra. In genere si riferisce a un accanimento continuato nel tempo, che dovrebbe produrre un effetto complesso, spesso irraggiungibile, come un guadagno. 2. Occupazione che dovrebbe essere retribuita e ruba la maggior parte della vita adulta agli esseri umani. L. subordinato o insubordinato; l. forzati; l. temporaneo, saltuario, precario; incidente, infortunio sul l. Incominciare, intraprendere un lavoro: azione di cui ci si pentirà presto; abbandonare, smettere un l.: esito a cui ambire per mantenere la propria sanità mentale; la gioia del l.: locuzione delirante che può essere pronunciata come possibile effetto collaterale del l. 3. Prodotto di uno sforzo. L. di merda, risultato della maggior parte dei l. 4. Con accezione specifica, ipotesi di l. (dall’inglese working hypothesis): supposizione da cui gli scienziati partono per indagare un fenomeno con degli esperimenti, che può essere cambiata in base ai risultati ottenuti.




Gabriele (@Gabriele Amante)


Dizionario del Diavolo Zecca



Lavoro ( s.m. )


Furto di tempo.


Democrazia ( s.f. )


Il governo della borghesia.


Ecologia ( s.f. )


Senza lotta di classe, giardinaggio. Con lotta di classe, socialismo. 


Rivoluzione ( s.f. )


Il contrario di un pranzo di gala.


Pace ( s.f. )


Guerra con spreco di licenze.


Guerra ( s.f. )


Pace con spreco di ordinanze.





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