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SPUNTI/ISPIRAZIONE Desidero, «sento la mancanza», mi ricordo

Mi ricordo quando da bambino le mani di mio padre mi si appoggiavano sul petto per sollevarmi da terra e prendermi in braccio, spesso mentre ero girato di spalle, quasi senza che me ne accorgessi. Ricordo la piccola scarica di adrenalina che quel momento mi procurava. D’un tratto il mondo diventava più piccolo e tutto si muoveva in fretta. La paura, però, svaniva subito perché mi ritrovavo vicino al suo volto, seduto comodamente sul suo braccio. Da lì potevo osservare i piccoli peli della barba rasata e assaporare il fresco odore del balsamo agli aghi di pino che usò per gran parte della sua vita. Per una frazione di secondo, prima che l’incidente a catena nella coda per Brandsbury spingesse la mia automobile nella pineta che costeggiava la superstrada, mi ritrovai sollevato dalle mani di papà. Il mio respiro esplose in uno sbuffo nel momento in cui la cintura si irrigidiva per tenermi ancorato al sedile. Avvertii una piccola scarica di adrenalina. Le immagini intorno all’automobile erano confuse. Poco prima del grande buio il parabrezza esplose in tanti piccole parti e l’abitacolo fu investito da una pioggia di aghi di pino con il loro, inconfondibile, aroma. Ero di nuovo con papà.

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