ll 12 maggio 2017 Machine Gun Kelly fece uscire il suo terzo album: Bloom 🥀.
Quel maggio mi è rimasto ben in testa perché avevo avuto due matrimoni in uno stesso giorno e una comunione.
Fu un mese molto... religioso e solenne.
All'interno di Bloom si trova una canzone intitolata 27.
Il melodrammatico che vive in me, da sempre, si era posto la domanda fin dal primo ascolto: ho 22 anni da tre mesi, che senso assumerà questa canzone quando ne avrò 27?
Chiudi gli occhi, piangi, soffia il naso e spera che non sia Covid.
Ed eccomi arrivato ad averne 27.
Sono cambiate tante cose dal '17. Come per tutti.
Stare qui a elencarvi cosa mi dilania di più il cuore per via del tempo volato via sarebbe solo una forma di egoismo, com'è passato per me è passato anche per voi.
L'unica cosa che questo stupido ventisettenne può dirvi è che vedere gli anni passare mentre si è nel decennio dei '20 è qualcosa di spaventoso e magico allo stesso tempo.
Sai, ai 30 ci arrivi e dici "è bell'e che fatta", due passi e trovo ⚰️.
Ma adesso, adesso ogni anno che scorre ti sembra una caduta. Un addio sempre più forte all'infanzia.
Voglio vedere questo decennio come un'evoluzione. Ma cazzzz se è difficile.
Ma poi sono solo io a farmi così tante paranoie?
Perché non me ne sto zitto e faccio le mie cose senza star qui a riflettere sempre sulla mortalità?
E se devo morire a 27 anni
Allora almeno so che sono morto da leggenda
Ora, correrai come se fossimo insieme?
E terrai vive le vibrazioni dentro di te per sempre
E mi sentirai per sempre
Dicono che devo rallentare, ma non so come
Così inizia 27.
Obv Colson intende altre cose, parla di fama e di celebrità.
Ma penso che in un certo modo sia poesia che possa essere applicata ad ognuno di noi.
Ho la fortuna di essere circondato da tantissime persone che mi vogliono bene; sono certo che se dovessi restarci secco manterrebbero vive le vibes che gli ho passato in questi anni (già solo per quanto ho rotto i coglioni con gli Slumerican 🤣).
Ricordi, canzoni, racconti, serate... tutto ciò che ho condiviso con la mia famiglia e con i Branzini. Grazie per tutto quello che mi date, e soprattutto per la pazienza che avete nel sopportarmi. Grato di tutto quello che ho raggiunto e grato di tutte le persone con cui ho condiviso il viaggio fino a qui.
Perché se un giorno non dovessi essere qua fisicamente
Almeno vi avrò dato la mia voce da sentire
[...]
Non importa come sarò ricordato,
Conta solamente che io sia ricordato Il vostro Presidente di un quartiere canavesano, Igor 🖤
Audio: ascolta la lettura di questo post.
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