inverso

La consegna

Scrivete una storia breve (qualche centinaio di battute) che cominci con la parola “fine” e finisca con la parola “principi”.

Elena (@pdorafigliadiknaus)

Fine, I’ll do it myself.

Sovente capita che finisca tutto in caciara, che un viscido rettile dalla metallica luminescenza piazzato lì per pura necessità di trama ti morda e si esaurisca così la tua indipendenza in quanto personaggio secondario. Fine, caput, ora diventa il viaggio di Orfeo nell’Ade, tu sei solo un muto pretesto per gaggiarsela.

Du spicci, tre teste di cane, quattro strimpellate con la cetra ed eccoci qua, come Beuys, di fronte all’antro della Sibilla - due euro e cinquanta a profezia, non ci sono più le pizie di una volta, perdincibacco! - accaldata e costretta pure a stare zitta. Complimentoni, quando si esce da st’infern… ehm volevo dire, dal regno degli spettabili coniugi funerei?

Ma Orfeo non mi convince, con quella palandrana addosso e quegli occhiali specchianti da ciclista della domenica. Camminiamo, in silenzio, e sono dilaniata dal desiderio. Oh, amore mio, quanto t’ho aspettato… Ma cosa fai? Togli la maschera? Sarai all’altezza delle mie aspettative, o mio dolce cantore?

Fuga.

Il cuore esplode, dietro di me la scia della mia libertà in fibrillazione. Servirebbero in questi casi le calzature di Ermes o direttamente i piedi di Achille - sì, arrotonda anche lui con Feet Finder - ma non ho tempo né energia per pormi queste domande adesso.

La luce è sempre più vicina. Orfeo è dietro di me, esibizionista come al solito, ma a sto giro cambio le regole di un gioco che è diventato anche mio.

Fuori dalla caverna!

Piove.

Morale: una principessa oggi può essere svincolata dai vostri principi e correre dritta verso la propria libertà, anche senza i vostri aitanti principi.

Igor (@gribyslab)

Fine(strino).

Guardo fuori e vedo i paesaggi del Canavese sfrecciare veloci. Penso che non c'è nulla di diverso dalle campagne attorno a Tokyo o di quelle attorno a Londra.

E allora le persone cosa cercano là?

Un modo per essere liberi? Ma non lo sanno che i fantasmi hanno il GPS? Che ti trovano ovunque?

Non si scappa dal passato, soprattutto quando sentiamo di avere il nostro destino in mano.

Quando ci si sente dei prìncipi.

Giacomo (@giacomo.pirovano)

Materiale

Fine. Ho fatto e ho scritto e non si è mai potuto tornare indietro, figurarsi ora. Mi sono nutrito «fino al mio ultimo ammasso biochimico» di tante sensazioni e emozioni, istante dopo istante. Sono state uno strumento per tentare di conoscere l’autentico primario. Un inevitabile gettarsi in quel luogo «da cui tutto nasce, cui tutto tende». Un’esperienza che è stata tutto il mio mondo, tutto il mio linguaggio. Un sistema: ogni sua più piccola parte non poteva che essere esattamente quella in relazione a tutte le altre, lasciando stare ogni orpello, finzione o elemento superfluo. Una casualità determinata, tragicamente razionale fin dai suoi originari principi.

Samuel (@mister.zamu)

Fine.

Non vedevo la fine.

Il tunnel del Gottardo era lungo e immenso, sembrava non finire. Le macchine sfrecciavano   e si accalcavano come in un rally domenicale.

Non vedevo l’ora di tornare in Canavese e vedere i miei amici di sempre,

ma qualcosa stava per succedere.

Il tunnel non ci portò verso il Ticino, ma verso una dimensione sconosciuta.

Era una terra di cioccolato, tutto cioccolato, un cantone di cui pochi erano a conoscenza: Milkaland.

Scendemmo tutti dal pullman, incominciammo a ingozzarci di cioccolato, come mosche su del cibo avanzato. Non riuscivamo a controllarci. Il vizio si era impossessato di noi.

La gente incominciava a sentirsi male. Sentivo parti del mio corpo più dure, indurirsi. Una sensazione mista di ghiaccio e calore. Tutti iniziavano ad accasciarsi per terra, farsi tutt’uno con il suolo di cioccolato.

Anch’io stavo avendo una trasformazione simile. Nel cielo svolazzavano diverse scritte, sorrette da microdroni.

“Principi, nella vita, bisogna avere Principi”

Principi….

𝐷𝜇𝜌𝑙𝜀𝜘 𝜌𝜎𝜀𝜏𝜄𝑐𝛼

#37

29 aprile 2025 - 15 giugno 2025