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ℝ𝕖𝕗𝕖𝕣𝕖𝕟𝕔𝕖 parte 2








Giacomo


Incipit

[...]

Avvocato: [...] Lei crede davvero alla magia?

Egg Shen: Parla della magia nera cinese?

Avvocato: Sì.

Egg Shen: Oh, assolutamente sì!

Avvocato: Dice sul serio? Quindi crede ai mostri, ai fantasmi, eccetera, immagino.

Egg Shen: Sicuro, e anche alla stregoneria.

Avvocato: Quindi devo supporre che lei si aspetti che anch’io creda alla stregoneria, non è così?

Egg Shen: Certo, naturale!

Avvocato: E perché?

Egg Shen: Perché è una realtà!

Avvocato: Ma chi me lo dimostra?

Egg Shen: Chi… ?

Avvocato: Già chi? Eh eh eh... Me lo dimostri lei, per favore. Avanti!

[Egg Shen produce un campo di luci blu tra i due palmi delle mani]

Egg Shen: Visto? E questo è niente, Ma è così che tutto inizia sempre: dal molto piccolo.


Big Trouble in Little China (1986), dir. John Carpenter


Tutto può finire nel molto piccolo. Un commiato finale, dieci dita intrecciate e due palmi chiusi un’ultima volta:

si muovono insieme appena, come per dirsi ciao. Si assorbe e sigilla in un gesto tutto quel che è stato: più nessuno spazio, più nessun campo luminoso si genererà tra quelle due mani. Poi ognuno

per la sua salita, verso le vette della casa e della vita, o per la discesa,

la solita valle che ristagna e si inquina,

che bolle ancora come quella trippa al forno della famiglia Cheng, come se l'inferno dei morti bolliti vivi, uno dei mille inferni cinesi, fosse stato tutto dentro un tegame di coccio.

Così non si crede più alla magia: si spengono, con pochi silenziosi passi d’esitazione, fianco a fianco, con un sorriso d'imbarazzo e gli occhi bassi, le esplosioni verdi, le gioie che entrano ed escono volando. Si dimostra così che resta solo la magia di un tempo lontano, obsoleto e indefinito, l'unico nostro patrimonio.




Igor


Todd: La verità è una coperta che ti lascia scoperti i piedi [risate] Keating: No, non ci faccia caso, continui con la coperta, mi parli della coperta. Todd: Tu la spingi, la tiri e lei non basta mai, anche se ti dibatti, non riesci a coprirti tutto... Keating: Non si fermi. Todd: Dal momento in cui nasci piangendo al momento in cui esci morendo, ti copre solo la faccia e tu piangi e gridi e gemi.


Todd Anderson: Truth... Truth is like a blanket that always leaves your feet cold. John Keating: To hell with them, more about the blanket! Todd Anderson: Stretch it, pull it, it will never cover any of us. Kick at it, beat at it, it will never be enough... John Keating: Don't stop! Todd Anderson: From the moment we enter crying to the moment we leave dying, it will cover just your head as you wail and cry and scream!


Dead Poets Society (1989), dir. Peter Weir



La verità.

La verità lascia i piedi scoperti, ti mette a posto la coscienza ma ti lascia al freddo.


Nella parte 1 di questo esercizio creativo ho espresso una mia verità, mi sono messo a nudo.

E sono rimasto al freddo, quasi come se fossi stato derubato.


Ma la verità non può essere anche un sincero pensiero empatico? Ci va coraggio per dirla e ci va coraggio a prendersi le responsabilità che questa azione comporta.

Non è roba da tutti.

Soprattutto non è roba per gli astuti.


Gli astuti usano le mezze verità, plasmano nuove verità non per manipolare ma per cercare di mediare.

Ci va capacità anche a far questo. Forse anche coraggio.


Io posso dire di aver giocato in entrambi i campi, e non ho una preferenza, si sta male in entrambi.

Spesso si fa anche del male agli altri.



E voi, da che parte state?





𝐷𝜇𝜌𝑙𝜀𝜘 𝜌𝜎𝜀𝜏𝜄𝑐𝛼

Parte 2

22 gennaio 2023 - 2 febbraio 2023

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