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โ™‚๏ธ โ™€๏ธ

Immagine del redattore: Igor GribaldoIgor Gribaldo

ยฉ Hotpot Ai




La consegna


โ€œTacchi o barba?โ€ Ti risvegli nel sesso opposto. Racconta (con un testo, poesia, dialogo o sceneggiatura) la tua giornata nel tuo nuovo corpo.




Alessandro (@il_principe_taggatore_)

ย 

Divenire Donna

ย 

โ€œJessica, sono le 9 โ€œ

ย 

Che strano! Questa volta proprio non sono riuscita a svegliarmi con la sveglia. C'รจ una strana sensazione in me, non riesco a capire bene. Mi sento un po' debilitata come se avessi sanguinato da troppo tempo. Eppure, mi sento tranquilla e tutto risulta normale. Davanti a me osservo oggetti con una miriade di colori e devo dire che mi rasserenano.

โ€œ Mamma, noti qualcosa di diverso in me? โ€œ

โ€œ Assolutamente no, principessa! โ€œ

Non comprendo il motivo per cui mi sento cosรฌ strana oggi. Mi soffermo di piรน del solito a guardarmi bene allo specchio: capelli neri fluenti, occhi castani, viso molto morbido e una voce che non mi riesco a capacitare. So solo che mi affascino. Forse ho l'autostima alta piรน del solito, ma non mi pare che sia questo la particolaritร  di oggi.

Accendo i social e mi ritrovo una marea di messaggi di spasimanti. Sono sempre intasata di notifiche e richieste cosรฌ vuote da apparirmi per come sono: numeri ! Quanto vorrei un valore piรน soggettivo e reale. Decido di farmi un giro per il mio paese.ย 

Non riesco ad ignorare quanti sguardi ricevo, ma d'altronde so di avere una presenza difficile da ignorare. Questa volta, perรฒ, mi sembrano piรน insistenti del solito. Tutto d'un tratto un mio conoscente mi ferma chiedendomi:

โ€œ Ehy Jessica, come stai? โ€œ

โ€œ Ciao, non so perchรฉ oggi mi sento un po' diversa dal solitoโ€

โ€œ Sei sempre una principessa โ€

Io credo profondamente nei segni e quel termine mi risuona come qualcosa di sospetto. Come mai due soggetti completamente diversi, ma all'interno della cerchia di conoscenze, continuano a riferirsi a me come principessa. Ok, lo so bene che รจ un modo carino di valorizzare la persona e non devo pensare di essere divenuta nobile. Comunque, non mi torna qualcosa.

Durante il pomeriggio, mi metto a scrivere le mie sensazioni sul computer e prendo il mio tempo a leggere meglio tutte quelle richieste. In attesa di trovare un lavoro decente che non sia far piacere agli uomini, cerco di comprendere come mai รจ tutta la giornata che c'รจ qualcosa che non mi torna. Il termine principessa continua ad apparirmi costantemente. Proseguendo, invece, la sezione di un mio post su Instagram, mi trovo anche lรฌ frasi non sempre cosรฌ utili. Certo che se fossi un ragazzo non riceverei tutte queste richieste con tanto di titoli mai richiesti. Aspetta, perchรฉ mi รจ venuto in mente di paragonarmi ad un ragazzo?

โ€œ Je, come ti senti oggi? โ€œ

โ€œ Mamma, รจ tutto il giorno che mi sento un po' strana โ€œ

โ€œ A quanto pare, sei ancora un po' stanca dal ciclo di questi 5 giorni โ€œ

Il ciclo mestruale? Oddio, come mai non ho avuto questo pensiero ad inizio di questa giornata? Perchรฉ non ho tenuto minimamente conto che la mia stanchezza e cambio di umore potessero originarsi dalle mestruazioni? No, non sono quelle. So benissimo questa stranezza che sento. Non รจ una questione di episodio fisiologico, ma proprio come seย  fosse un cambio di identitร .ย 

Un certo Alessandro, nome che mi richiamava qualcosa che non riuscivo a capire, mi scrisse: โ€œ Ehy, Principessa. Ti va di uscire questa sera ? โ€œ

Si dai, sono curioso davvero di capire meglio di me stesso. Aspetta, perchรฉ mi รจ uscito il maschile. Va beh, ci tengo alla paritร  di genere e al fatto che ognuno possa identificarsi come vuole. Non รจ sicuramente avermi connotato alย  maschile a privarmi di essere una donna quale sono.


Mi trovo con Alessandro a farmi un giretto nel mio paesino. Mi sento protetta, ma allo stesso tempo troppo al centro dell'attenzione di altri sguardi maschili e non solo.

โ€œ Ale, sai che il tuo nome mi risuona molto? โ€œ

โ€œ Mi fa piacere, Je! Siamo in forte sintonia โ€œ

Certo che starei molto bene con lui, mi sento davvero capita. รˆ il momento di esprimere quello che per tutta la giornata mi sono tenuta dentro.

โ€œ Mi trovi diversa dal solito?โ€

La domanda mi risuonava troppo a brucia pelo, ma non si รจ scomposto per niente. Ne ero consapevole che poteva risultare la persona adeguata alla situazione.

โ€œ Sรฌ, lo sei diversa!โ€

Come mi aspettavo, no cosa? Ho capito bene! Cosa vuol dire che sono diversa? Non mi trova piรน carina? Io ci metto cuore per uscire sempre con lui e far capire il valore prezioso del nostro tempo e mi dice che sono diversa? Perchรฉ mi sto ponendo queste domande? Effettivamente, sono io la prima a sentirmi diversa.

โ€œ Da cosa ti sembro diversa?โ€

Il mio tono suonava quasi un'accusa, ma non volevo assolutamente renderlo tale. Fortunatamente, lui ha continuato a mantenere la sua tranquillitร .

โ€œ Se non fossi piรน una principessa, te lo sei domandato? โ€œ

Che capperi di risposta dovrebbe essere questa? Naturale che non ho un trono e non sono una principessa. Anzi, mi sento un po' infastidita da questi continui sguardi da parte di altri maschietti. Per di piรน, mi risuonano in mente ricordi confusi di atteggiamenti molesti nei miei confronti solamente per essere stata.....donna! Lรฌ improvvisamente mi uscรฌ la frase che mi aprรฌ la mente: โ€œ Se non fossi piรน una principessa, sarei un principe pronto a valorizzare sia il mio genere che quello femminile. Non รจ possibile che in quanto donna mi debba sentire cosรฌ in deficit tra proteggere la bellezza fisica e augurarmi di essere protetta pure fisicamente!โ€

Nemmeno con quella fogaย  Alessandro rimase sconvolto. Il suo sguardo, anzi, risultava ancora piรน trasparente e pieno di orgoglio: โ€œ Tu sei il mio principe ! โ€œ

Non รจ possibile, come poteva essere successo? Ora riesco a guardare meglio la realtร  e capire come mai mi sentissi cosรฌ strana tutto il giorno. Non risultava essere il ciclo nรฉ una strana giornata piena di autostima. Io non ero una principessa, ma un principe nel corpo di me stesso al femminile. Lo abbracciai intensamente e poi felice me ne ritornai a casa. Sรฌ, sono fiero di aver mantenuto l'amicizia con me stessa.

ย 

ย 


Igor (@gribyslab)ย 


Diario di Ilenia, 27 settembre โ€˜24


Oggi ho compiuto trentโ€™anni e stamattina stavo scavando tra i giocattoli e i disegni di quando ero bambina. Cโ€™erano un paio di Barbie senza arti, alcune macchinine, uno Spider-Man trovato dentro gli ovetti Kinder e una Barbie Weekend, un'edizione del 2004 in collaborazione con i supermercati Panorama. Era la mia preferita, ho fatto tante vacanze a Malibรน in sua compagnia. Abbiamo assistito ad incidenti, abbiamo stretto amicizie e fatto e disfatto amori. Quando l'ho trovata era a testa in giรน, quasi non la riconoscevo, poi ho visto la valigia viola e ho capito che era quella di una vecchia amica.


Non mi sembra vero che siano passati vent'anni. Lo dicono tutti, รจ una cosa scontata eppure mi fa stare male ogni volta. Come se il tempo facesse resistenza alla memoria, piรน si allontanano gli anni e piรน senti di voler tenere stretti i ricordi, che spesso perรฒ diventano appannati. Sbiaditi. Spenti.


Ho conosciuto un ragazzo la scorsa settimana, sta organizzando un evento di letteratura, con alcuni ospiti americani. Non mi aspetto nulla da questa nuova amicizia. O forse sรฌ.

Magari mi puรฒ accompagnare un po' nella danza della vita, nella danza al buio della vita. Farmi (e fargli) dimenticare la mortalitร . Solo per un paio di secondi.

Forse cosรฌ i weekend del 2004 in compagnia della mia amica di plastica tornerebbero a essere vicini, perchรฉ non esisterebbe piรน il tempo durante l'estasi.




Efed (@the_efed)


Un larice a Larizzate


Alfred un mattino si svegliรฒ.

Il suo corpo era piรน morbido del solito. Il suo seno era piรน morbido e grande del solito, nonostante la sua corporatura di maschio fuori forma. Ad un tratto si affacciรฒ allo specchio tondo poggiato sulla scrivania della sua camera da lettoโ€ฆ

Trasalรฌ.

Passarono 20 minuti di puro terrore in cui non ebbe neppure il coraggio di aprir bocca per paura di sentire il suono della sua voce.

In questi minuti gli balenarono in testa diverse opzioni, persino quella di buttarsi giรน dalla finestra e concludere immediatamente quel terribile incubo.

Poi, ad un certo punto, prendendosi a schiaffi capรฌ ke qualcosa era accaduto, qualcosa al di sopra delle sue capacitร .

Iniziรฒ a concretizzare lโ€™idea di essere diventatoโ€ฆ Una donna!

Una vera donna, ma non una bella donna! almeno secondo il suo grado di giudizio iniziale.

Il problema piรน grande era dovuto al fatto che questa donna assomigliava troppo a lui.

Per questo non avrebbe mai potuto essere una donna Presentabile.

Intanto le ore passavano, e Alfred trovรฒ il coraggio di canticchiare e scoprire finalmente il suono della propria voce:


โ€œWomen in uniform,

sometimes they look so cold

Weeeeeemen in uniform,

but, Oh! They feel so warm!โ€


Si rese conto ke la sua voce usciva in modo assolutamente naturale senza nessuna differenza apparente da quella voce ke per anni aveva avuto.

Non aveva in alcun modo il potere di comprendere se tale voce era differente dalla voce che aveva avuto un tempo.

ย Ad un certo punto andรฒ nel bagno e si guardรฒ allo specchioโ€ฆ

In qualche modo quello che vide non gli sembrรฒ piรน tanto strano come era sembrato inizialmente:

Quel naso cosรฌ tondo,

Quegli zigomi cosรฌ appiattiti,ย 

Quella pelle cosรฌ liscia,

Quei seni un poโ€™ piรน grandi del solito.

E quei fianchi ke gli ricordavano un poโ€™ quelle immagini di madre natura: fotografie di sculture preistoriche ritrovate in remote caverne e pubblicate in remote pagine di libri scolastici ormai conservati in polverosi scatoloni abbandonati in qualche remoto magazzino.

Ad un certo punto si ricordรฒ ke aveva interrotto tutto nella sua vita, il mondo stava andando avanti senza di lui.

Cosi Alfred concepรฌ unโ€™idea nuova: in un certo senso questo era un nuovo punto di inizio!

La questione era tanto surreale ke nessuno si sarebbe mai sognato di prendere in considerazione lโ€™idea ke quella donna fosse Alfred

Fu cosรฌ ke egli si approcciรฒ a quel fenomeno in maniera del tutto razionale, cosa ke non avrebbe mai fatto in nessuna altra mattina dellโ€™anno, quando, irrazionalmente, avrebbe cercato di non svegliarsi. Fu cosรฌ ke dopo aver mangiato finalmente qualcosa si sentรฌ immediatamente sazio come non lo era mai stato.

Era tempo di levare quel logoro pigiama e tentare di uscire fuori.

ย Lโ€™unica era frugare nella guardaroba e cercare; inizialmente non si impegnรฒ molto: prese la sua felpa di cotone nero sbiadito e un paio di pantaloni piรน morbidi di quelli ke avrebbe messo da uomo.

Fu in quel momento ke decise di aprire la porta di ingresso, ritrovandosi a Larizzate.

Forse era piรน semplice essere una donna a Larizzate, maโ€ฆ

ย Cosa diavolo era successo nel mondo? Cosa diavolo era successo?

ย Per lo shock svenne sulla soglia della porta della sua casa magnificamente fatiscenteโ€ฆ


โ€œEbbe mille esperienze fantasiose

al di sopra dellโ€™immenso

Tra il vivere breve ed il vivere intenso

Finkรจ noia, solitudine

Ed ovviamente malattia

non se lo presero per sempre

Xkรฉ questa epoca รจ quasi peggio della media epoca.

E lui lo sapeva!

Per questo trovรฒ nel peggio di Larizzate

il meglio del mondo,

Ke vive, Ke muore, Ke decade

come una bellissima cosa.

Frantumata ma solida,

desolata ma florida, di solitudine.

E sโ€™abbandonรฒ a sperare

Ke nessuno mai avesse il potere

di distruggere tutto ciรฒ,

come narratore, cantastorie o presidente della regione

Ke fosse un figlio piรน rispettoso dellโ€™ambiente storico ke dellโ€™ambiente corretto!

Ke sapesse mettere in dubbio quello Ke le pecore ripetevano

nei poco vari greggi contrastanti e falsamente contrastati.โ€


Dopo 4 minuti di sonno si svegliรฒ.

Era ufficialmente pronto a vivere come una donna a Larizzate.

Certo sarebbe stato complesso ma, da un lato si sentiva di aver eliminato per sempre certi disagi ke lo distanziavano dal suo genere maschile, il bisogno di esprimere tutto in dati. Certo perchรฉ spesso e volentieri i maschi hanno questa passione sfrenata per i numeri, per i dati, per il quantificare le cose, Ke diventa patologica quando si tratta di armi e motori.

Ora avrebbe potuto vivere in un mondo ke non lo rendeva ossessionato da queste cose, ke riteneva totalmente superflue, inutili e avrebbe potuto fare discorsi di altro tipo, magari conversazioni ke lo avrebbero reso piรน sereno e gli avrebbero permesso di integrarsi meglio nel contesto di Larizzate.

ย tuttaviaโ€ฆ.

โ€œQuesta รจ la spezzata storia di Lorena,

figlia degli dei e caduta in terra nellโ€™anima d'un uomo poco convinto.

Ke narra ozio e colleziona fatiche

Ke si dimentica di ricordare il meglio

ed invecchia comunque

pur non ricordando il peggio.


Eโ€™ la storia di un bicchiere

composto dโ€™anime vitree, appiattite, amorfe,

Ke nn cercano piรน libertร 

ma solo un metodo per sparire per sempre.


Eโ€™ la storia di me,

Ke dovrei essere felice di essere donna

seppur col nome di Alfredo,

seppure in terza persona

ma ke alla fine dei conti

vorrei solo sparire o al piรน non comparire mai piรน

o in alternativa essere visto per sempre

xkรฉ resto contraddizioneย 

anche in questโ€™insensata versione!โ€




Silvia (@rougewine)


Cuore zelante

Non รจ tanto per questo corpo,

cosรฌ diverso,

quanto per questa anima cosรฌ leggera;

io, la sento chiaramente questa sottile differenza

anche se poi in fondo non รจ cosรฌ sottile.

In entrambi i casiย 

รจ tutta apparenza.

Vanno in direzioni opposte,

ma, senza ammetterlo mai

sperano di ritrovare la metร  smarrita,

perchรฉ

anche se non siamo frutti dello stesso albero

lottiamo entrambi per aver la libertร ,

ma tutti piangiamo

lacrime invisibili

per la solitudine.




Elena (@lamentecarta)


Il vuoto era intimo, difficile per il pieno, indomabile e impossibile da nascondere, fonte di adulta preoccupazione come il silenzio che ha accompagnato la mia infanzia di bambino che sarebbe stato visibile oggetto di sofferenza. Se una bambina che non parla รจ sinonimo di naturale propensione biologica, un bambino introverso รจ il sintomo di un qualche malessere sociale, desterebbe preoccupazione e sarebbe stato preso di mira, sbeffeggiato dai compagni di crescita e iper-protetto dagli adulti. Avrei sicuramente preso la parola tardi, forse finita lโ€™adolescenza, quando la sensibilitร  umana diventa un valore da mostrare e nel silenzio apparente delle mie emozioni, le avrei veicolate tramite una naturale propensione artistica. A quel punto, pur di poche parole, sarei stato preso sul serio, non avrei dovuto impormi per far credere al mondo le mie ragioni e avrei forse valutato la corporeitร  femminile come mero soddisfacimento personale, intimo, come coloro che godono in silenzio senza toccarla mai una donna. Non sarei stato capace di interagire se non amichevolmente, troppo spaventato dalla derisione. Essere l'ombra di se stessi ha un vantaggio: quando si cammina per strada non c'รจ nessuno che fischia come a voler richiamare l'attenzione di un cane.




Jolanda (@jukeboxscienza)ย 


Invidia del pene


Freud diceva che le donne hanno lโ€™invidia del pene. Anche se non รจ stata una delle figure piรน scientificamente rigorose degli ultimi secoli, se avesse parlato di me avrebbe avuto ragione: ho sempre un poโ€™ desiderato di avere un pene anchโ€™io. Far pipรฌ a bordo strada, essere meno soggetti a cistiti, avere maggiore facilitร  a trovare intimi decenti e comodi. Anche se naturalmente mi sarebbe piaciuto avere tutto il pacchetto, un cromosoma Y a far compagnia a uno dei due cromosomi X delle mie cellule. Sono sempre andata piรน dโ€™accordo con i maschi che con le femmine. Non disdegnavo i capelli corti, le felpe larghe con la cerniera e gli skateboard. E, soprattutto, volevo essere libera dagli schemi che la mia famiglia e il resto del mondo intorno a me cercavano di impormi: โ€œNon dire le parolacce, non รจ da signorinaโ€. โ€œChiudi le gambe (ma guarda che metterle una sullโ€™altra ti fa male al bacino)โ€. โ€œAttenta ad accompagnarti a gruppi di maschi, la gente potrebbe pensare maleโ€. โ€œNon vestirti troppo provocante, potrebbero provarci con teโ€. โ€œSe dormi a casa del tuo ragazzo il tuo futuro datore di lavoro potrebbe venirlo a sapere e pensare male di te, e non assumerti - o peggio, chiederti dei favoriโ€. โ€œNon puoi certo andare in giro di notte!! Ti veniamo a prendere noiโ€. E poi non mi sarebbe capitato di avere persone che allungavano le mani sulle mie tette e sotto la mia gonna.

Altro che problemi del cazzo: problemi della vagina.

Perรฒ il giorno in cui mi svegliai del sesso opposto non reagii bene.

โ€œChe cazzo รจ successo?! Letteralmente!?โ€ urlai, al sentire un intruso nei miei pantaloni del pigiama. Saltai letteralmente fuori dal letto per correre davanti allo specchio.ย 

Ero praticamente la copia di mio fratello. E intorno a me era tutto diverso: la stanza piรน piccola, i mobili di metallo, Lego e giochi dappertutto, i vestiti sulla sedia da gamer, il pavimento grigio...ย 

Chi cazzo sono?? Dove sono!? E che fine ha fatto la mia vita?!

I miei pensieri correvano, la mia testa girava, sudavo e avevo il fiato corto. Mi sembrava lโ€™anticamera di un attacco di panico.

Mi rimisi a letto e cercai di fare dei respiri profondi e mettere da parte tutte le domande che avevo - comโ€™era successo? Dovโ€™era finito il mio corpo? Cosa avrei fatto ora? E la mia famiglia? E il mio lavoro?ย 

Per fortuna sembrava fossi sola in casa, cosรฌ non dovevo rispondere a delle aspettative.

Decisi di iniziare dal capire chi fossi. Grazie alla Scienza, nellโ€™era digitale abbiamo lo smartphone con sopra tutte le app che ci servono per sapere cosa facciamo e come ci presentiamo al mondo. Con un poโ€™ di fortuna, avrei potuto accedervi con la mia impronta digitale.

Provai a prendere il telefono eโ€ฆ Yes!

Per prima cosa, cercai LinkedIn. Mi avrebbe aiutato a inquadrare la mia vita degli ultimi anniโ€ฆ e a capire se quella sveglia alle 7:00 mi ricordava di andare in ufficio o solo di lavorare da casa.

In quel momento mi domandai: mi importava di far filare liscia la vita di questa persona? Tanto piรน che forse aveva seguito un percorso molto diverso dal mio, sia nel lavoro sia nella vita personale, e quindi non sarei stata allโ€™altezzaโ€ฆ Ma dovevo provarci. Primo, perchรฉ non sapevo quanto sarei rimasta in quel corpo, e volevo sopravvivere. Secondo, perchรฉ mi sarei sentita una merda a incasinare lโ€™esistenza a questo โ€œluiโ€ in caso prima o poi fosse tornato nel suo corpo. Sentivo unโ€™enorme responsabilitร , come un medico da cui dipende la vita di una persona.

Ignorai la home di LinkedIn. Andando ad aprire il mio profilo, sotto alla foto profilo del mio volto di maschio spiccava il nome: โ€œAurelio Pisanoโ€. Ero forse io in una vita parallela?ย 

Nella cover appariva la โ€œmiaโ€ immagine come fossi stataโ€ฆ stato un videogame a 84 bit. Il job title: โ€œGame developerโ€. Figata!!

Scorsi il cv: Aurelio lavorava da circa un anno in una startup di giochi fondata da due ragazzi che anche nella mia vera vita mi sembrava molto interessante. Prima, qualche anno da freelance a tempo perso e una collaborazione da Website manager and designer per lโ€™azienda di mio padre. Scorsi velocemente fino alla sezione โ€œVolontariatoโ€, e come sospettavo spiccava il nome dellโ€™associazione di mia madre. Dovevo assolutamente provare a guardare tra i numeri di telefono e capire se questa famiglia era la mia famiglia. Se Aurelio ero io.

Diedi una rapida scorsa anche alla formazione - un master in Games Engineering alla Technical University of Munich, prima un master in Computer game development a Verona, ancora prima una triennale in informatica a Torino. Nel frattempo, qualche corso di design o comunicazione e persino un corso di terapia con i videogiochi erogato da un Ordine degli Psicologi. Un percorso strabello. A quanto pare Aurelio sapeva anche molto bene il tedesco, con una certificazione B2.ย 

Perรฒ tornai un attimo al presente: erano le 7:40, ero nuda - cioรจ, nudo, e non avevo idea di cosa dovessi fare sul lavoro. Anche perchรฉ lavoravo in quel posto giร  da diversi mesi, quindi conoscevo giร  bene diversi meccanismi e sottintesi. Decisi che dovevo darmi per malato, rimandando le considerazioni su come ottenere un certificato medico.ย ย 

Ipotizzai di avere una chat di gruppo con i colleghi, e infatti scorrendo WhatsApp - chi era quellโ€™โ€œAmoreโ€?? - vidi: โ€œTeamworkโ€. Provai a guardare i messaggi per capire il tipo di ambiente, i toni dei messaggi, il tipo di comunicazioni. Mi strizzรฒ lโ€™occhio una serie di meme, battute e foto di persone sorridenti in gruppo. Mi si confermรฒ lโ€™impressione di ambiente super carino e comprensivo che avevo avuto nel seguire le gesta dei due founder su LinkedIn nella vita reale.

Scrissi: โ€œCiao, scusate, purtroppo non mi sento molto bene oggi, non so se riesco a lavorareโ€ฆ รจ un problema?โ€

In breve tempo, entrambi i founder mi risposero di stare tranquillo, riposarmi e tenerli informati del mio stato di salute.

Sentii un nodo nel mio stomaco sciogliersi. Fuori una preoccupazione. Per ora.

Con la tensione che calava, mi resi conto che dovevo fare la pipรฌ e che il mio corpo era coperto di sudore. Anche sotto e intorno allo scroto. Ugh!

Beโ€™, quale modo migliore per esplorare il nuovo corpo se non facendosi una doccia? Mi sarebbe stata utile anche per rilassarmi.ย 

Ed eccomi sotto lโ€™acqua a insaponare cose che non avevo mai avuto prima. Temevo di fare i movimenti sbagliati e farmi male in qualche modo. Era troppo strano avere il pene, questo coso sensibile e appeso al corpo con quella pelle scorrevole e lo scroto, molliccio, sotto. Era molto strano anche avere il petto piatto, dopo tanti anni passati con le poppe. Beโ€™, almeno potevo provare a correre senza rischiare di provare dolore. Tra lโ€™altro, era curioso che i capezzoli fossero cosรฌ poco sensibili.

Quanto alla pipรฌโ€ฆ anche quella una sensazione strana. Ovviamente non riuscii a centrare il buco - ma quanto era difficile prendere la mira?? - e dovetti mettermi a pulire. Per fortuna il bagno e la casa in generale erano giร  piรน o meno puliti - come li tenevo nella mia vita reale.

Avevo voglia di provare il pene, diciamo, a 360 gradi? Ovviamente bruciavo di curiositร . Era unโ€™occasione pazzesca. Ma volevo prima finire di capire chi fossi. Per esempio, la questione della famiglia e quella di โ€œAmoreโ€.

Innanzitutto, spulciai gli altri social. Questo Aurelio non postava molte foto di sรฉ, ma era taggato nelle foto di vari compleanni e si accompagnava spesso a una bella ragazza mora di nome Amanda. In una foto vidi Aurelio accanto a quello che nella mia vita reale era il mio ragazzo. Spalancai gli occhi.

Lo cercai su WhatsApp, ed eccolo lรฌ, Daniele. Forse ci eravamo conosciuti a Monaco. Comโ€™รจ piccolo il mondo. In chat, perรฒ, solo conversazioni un poโ€™ superficiali. Curiosamente, ero un poโ€™ delusa, ma in realtร  era giร  tanto che ci fossimo incontrati e fossimo rimasti in contatto. Una dimostrazione molto carina di affinitร .

E โ€œAmoreโ€? Naturalmente era Amanda, la ragazza mora. Nella chat la chiamavo Amy, tra svariati cuoricini e carinerie. E un โ€œallora a domaniโ€. Del giorno prima.

Merda! Di tutte le cose che avrebbero potuto mandare in vacca la mia situazione, questa era la piรน pericolosaโ€ฆ Come avrei fatto a fingermi Aurelio con la persona che lo conosceva di piรน?

Forse potevo darmi malato anche con lei.

Ma in quel momento mi venne in mente unโ€™idea folle: vederla forse poteva voler dire capire cosa volesse dire fare sesso da uomoโ€ฆย 

Probabilmente non dovevo. Sarebbe stata una truffa nei confronti di lei. Forse sarebbe stato anche tradimento nei confronti del mio ragazzo. Poi, probabilmente avrei fatto qualche casino e lei si sarebbe accorta che non ero Aurelio.ย 

Ma se non avessi piรน avuto unโ€™opportunitร  del genere? (Del genere, capito?)

Che casino.ย 

Improvvisamente, un pensiero mi colpรฌ: e se il lui che stavo sostituendo fosse stato nel mio corpo in quel momento?ย 

Sperai quasi con violenza che prendesse a cuore la mia vita come io prendevo a cuore la sua.

โ€œCiao Amyโ€ฆ scusa ma non mi sento molto bene, forse non รจ il caso che ci vediamo oggiโ€.

Ma non ci fu verso. Anche se descrissi la mia malattia come unโ€™infezione contagiosissima e mortale, Amy decise di venire lo stesso. A quanto pare aveva pure la chiave di casa, quindi non potevo chiuderla fuori, come avevo minacciato per non farla entrare.

Mannaggia a โ€˜ste donne testarde.

Avevo una sola scelta: studiare Aurelio.

Lessi tutti i messaggi che potevo, e in particolare quelli con lei.

Aurelio sembrava un tipo simpatico - il che ovviamente significa che condividevamo il senso dellโ€™umorismo e varie opinioni su cose. Probabilmente meno affettuoso e interessato ai diritti umani di Jolanda, perchรฉ lo vedevo molto piรน brusco e freddo in certe interazioni. Ma mi sembrava comunque disponibile e spontaneo, oltre che curioso, nerd e testardoโ€ฆ Forse ce la potevo fare a passare per la stessa persona. Studiandolo ancora.

Intanto si era fatto mezzogiorno e avevo fame. Peccato che il frigo fosse vuoto.ย 

Mi misi addosso cose a caso - ah, che liberazione avere quattro vestiti in croce e non mille cose adatte alle occasioni meno diverse! - e presi il portafoglio. Cโ€™era qualche banconota, oltre ai documenti e a una carta di credito dโ€™oro che sembrava proprio da riccone (ma di cui ovviamente ignoravo il PIN).ย 

E mentre uscivo di casa successe una cosa stranissima: mentre camminavo vidi una bellissima ragazza vestita in modo succinto, e il mio pene sโ€™indurรฌ.

Immediatamente verificai che non si notasse, e per fortuna mi pareva di no. Ma lโ€™imbarazzo fu comunque abissale: mi sentivo come se tutti potessero vederlo. Difficile, poi, camminare con nonchalance con un ingombro sterico proprio fra le gambeโ€ฆ

Cibo. Cibo. Pensa al cibo.

Non so perchรฉ mi venne in mente Amy.

Peggio ancora.

AIUTO.

Feci la spesa piรน veloce della storia e tornai a casa.

Era difficile non pensare a certe cose, ma provai comunque a concentrarmi sul cibo - un tramezzino - e a studiare Aurelio. Per fortuna il pene si placรฒ. E, quando mi sentii abbastanza sicura di conoscere un poโ€™ questo Aurelio, tra i numeri di telefono cercai la madre.ย 

Fu una telefonata pazzesca: era la mia vera madre. Le chiesi di mio fratello e mio padre, ed erano proprio loro. Ero io, in unโ€™altra vita. Anche se, nonostante si capisse che era felice di sentirmi. mi parlava con piรน praticitร  che intimitร  di quanto faceva di solito.

Quando terminรฒ la telefonata, ripensai al percorso di questo Aurelio, e mi stupii di quanto avesse osato. Nella mia vita reale, andare a vivere da sola era stata unโ€™esperienza ricca di paure che non ero riuscita a superare fino ai 26 anni, e trasferirmi allโ€™estero sarebbe stato ancora piรน spaventoso. Invece, Aurelio sembrava molto piรน sicuro di sรฉ e disposto a buttarsi per mettersi alla prova. Oltre che molto piรน capace di far valere i suoi paletti. Eppure era sempre me, anche se era un maschio. Sembrava essere la differenza chiave fra me e lui.

Cosa cโ€™era di diverso nel nostro percorso di vita che ci aveva portati a essere cosรฌ? Naturalmente, quello che ci avevano detto e si aspettavano da noi avevano avuto un peso. Nel chiudermi nel mio mondo, quando avrei potuto esplorarlo di piรน. Nel rendermi piรน โ€œmansuetaโ€ e meno capace di dire la mia. Ma anche nel rendermi piรน empatica e dolce.ย 

รˆ bello essere empatica e dolce. Perรฒ avrei preferito che non ci fossero stati questi influssi. Magari sarei stata comprensiva ma anche piรน audace, disponibile ma anche piรน ferma nel dire no e nello smettere di mettermi a disposizione di altri a discapito di me.

Allโ€™improvviso sentii una chiave che girava nella toppa.

CAZZO!

โ€œAmore, come stai?โ€ spuntรฒ Amy.

CAZZO!

โ€œUn poโ€™ meglio. La febbre mi sembra andata viaโ€ sussurrai.ย 

Amy rispose: โ€œPensavo stessi morendoโ€, con un tono che sembrava a metร  tra lโ€™arrabbiato e il sollevato.

โ€œNon volevo contagiartiโ€ ribattei. Speravo che almeno questo lโ€™avrebbe fatta stare lontana.

Invece venne ad abbracciarmi. Sensazione strana essere cosรฌ alti ed essere abbracciati da una figura cosรฌ minuta.

โ€œLo sai che mi sei mancato?โ€ mi chiese, mentre mi stringeva.

โ€œNon ci vediamo da pochi giorni.โ€

โ€œSรฌ, ma mi sei mancatoโ€ฆโ€ mi strinse ancora di piรน.

Oh. No.

โ€œAmore, ho mal di testa, non riescoโ€ bisbigliai.

โ€œSรฌ, scusami, lo so che stai male, perรฒ potrei farti stare meglioโ€ฆโ€ Iniziรฒ a strusciarsi contro di me.

โ€œAmy, ti pregoโ€ provai a dire, con il tono piรน penoso che riuscivo a usare a bassa voce. Nel frattempo, qualcosa sotto si smuoveva.

โ€œNon mi vuoi?โ€ domandรฒ Amy, alzando dei mega occhioni scuri a guardarmi. Sembrava veramente ferita.

Perchรฉ a meโ€ฆ

โ€œCerto che ti voglio, ma magari quando starรฒ meglioโ€ le risposi.

Ma avevo giร  capito che lei non avrebbe accettato un no.

Brutto? Sรฌ. Perรฒ dallโ€™altro lato anche molto bello.

Unโ€™esperienza veramente pazzesca. รˆ incredibile sapere come maschio e femmina abbiano sensazioni cosรฌ diverse eppure possano provare comunque tanto piacere.

(Per fortuna non pare che lei si sia accorta che per me era la prima volta.)

Per quanto tempo ancora sarรฒ uomo non lo so. Intanto, ci saranno un sacco di altre esperienze da sperimentareโ€ฆ Forse potrei anche farci lโ€™abitudine.ย ย 

Aurelio, farรฒ del mio meglio per prenderti cura della tua bella vita. Hai costruito bene, e spero di non sbagliare.ย 

Se sei nel mio corpo, per favore, faโ€™ del tuo meglio per la mia.




๐ท๐œ‡๐œŒ๐‘™๐œ€๐œ˜ ๐œŒ๐œŽ๐œ€๐œ๐œ„๐‘๐›ผ

#30


ย 16 settembre 2024 - 4 ottobre 2024

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